domenica 28 dicembre 2008

SMS di Natale

Ci sono già abbastanza VIBs che hanno scritto sufficientemente male (qui e qui due esempi) di chi fa gli auguri di massa via SMS o mail, scrivendo un banale messaggio natalizio e spedendolo a tutta la propria rubrica. In sintesi il concetto è: concordiamo tutti sul fatto che non c'è niente di male a fare gli auguri anche via SMS, purché siano auguri da persona a persona, e non da persona a rubrica di indirizzi indistinti: perché altrimenti non sono auguri, ma un mero obbligo sociale da sbrigare nel modo più veloce e meno impegnativo possibile.

Io ho una storia diversa da raccontare: quella di un SMS che ho ricevuto, più o meno verso la mezzanotte della vigilia, e che era indubitabilmente ben meditato e inequivocabilmente diretto a me e solo a me. Proveniva da una signora con la quale mi accompagno (o forse mi accompagnavo[1]), e conteneva una lunga sequenza di insulti. Tenete conto che la mittente è una poetessa, e capirete che si trattava di un messaggio composito e articolato, mica un semplice "sei un grandissimo stronz...".
Non voglio ovviamente addentrarmi nei motivi per i quali costei ha ritenuto di indirizzarmi tali considerazioni: diciamo che come sempre la ragione sta un po' nel mezzo.
Vi basti sapere che nel testo erano contenute un discreto numero di parole che il T9 del cellulare mittente non ha potuto o voluto risolvere, e così -per fare solo un esempio- la parte terminale dell'apparato digerente è divenuta culm.

Evidentemente le mie contromosse non hanno sortito l'effetto sperato; e pertanto la mittente è rimasta in cattivi rapporti con il sottoscritto, tanto che il giorno dopo ha ritenuto di ritrasmettermi la medesima comunicazione: ma questa volta sul telefono fisso.
Sapevo vagamente, pur non avendolo mai provato, che c'è questa possibilità: di inviare un SMS a un apparecchio fisso, presso il quale verrà recapitato mediante una telefonata operata da una voce sintetizzata, che legge il testo del messaggio.
Ed infatti così è successo: mentre sto per andare al pranzo di Natale (non ci facciamo mancare niente, qui), ad un certo punto ricevo una telefonata da un numero non riconoscibile, e una voce femminile mi racconta, con disarmante lentezza, che ho ricevuto un messaggio, mi spiega quale numero telefonico l'ha inviato e mi dice come posso fare a sentirlo.
Io riconosco il numero, e un po' stupito schiaccio il tasto di ascolto.

Ed ora immaginatemi lì, il giorno di Natale, con in mano il sacchetto delle vettovaglie e quello dei regali, un po' chino verso il telefono, appoggiato sul pavimento, ad ascoltare una voce metallica che mi recita con tono impersonale la stessa valanga di insulti che avevo letto la sera prima, impappinandosi ogni tanto di fronte alle parole che, per essere state composte frettolosamente, non rientrano nelle proprie regole di pronuncia e pertanto vengono sillabate, come per darvi maggiore enfasi. Alla fine del messaggio, la voce mi ha detto quale tasto dovevo premere per cancellare tutto: ed io l'ho premuto senza pensarci su troppo.



[1] giusto per fugare eventuali dubbi, vi segnalo che io non ho grandi pretese, in fatto di donne: le caratteristiche essenziali sono che non mi vogliano far fare figli e che non abbiano sospetto dell'esistenza di questo blog.

2 commenti:

.mau. ha detto...

eh, le meraviglie della teNNica!

gino ha detto...

magri un motivo per riceverlo c'era.... comunque non ho mai apprezzato le donne che usano sms per insultare!

 

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